Il Sichuan, situato nella Cina Sud-occidentale, è una delle più importanti province della Cina e la terza più popolosa. Attraversata da diversi fiumi, tra cui il più importante è lo Yangtze, il Fiume Azzurro; geograficamente è caratterizzata da una zona montuosa nella parte occidentale e una parte pianeggiante in quella orientale.
Il Sichuan conserva un immenso patrimonio artistico, storico e culturale; paesaggi di rara bellezza, tra i più favolosi della Cina; montagne sacre; templi millenari ed una gustosa e speziata cucina caratterizzato da una particolare qualità di pepe. Principalmente però il Sichuan è conosciuto in tutto il mondo come la patria del Panda Gigante, che qui trova il suo habitat naturale. A breve distanza dal suo capoluogo, Chengdu, si trova il Centro di Ricerca del Panda Gigante, richiamo per le migliaia di visitatori che ogni anno vi si recano.
La Base di Ricerca del Panda Gigante è ubicata nella periferia settentrionale della città di Chengdu, alle falde del monte Futoushan.
All’interno del Centro si trova il Museo, interamente dedicato al Panda Gigante e alla situazione critica che questa straordinaria specie animale sta vivendo, a causa del rischio di estinzione che la minaccia, ormai molto da vicino.
Nel museo sono allestiti schermi informativi che illustrano le criticità che il governo cinese sta cercando da tempo di risolvere per salvaguardare la specie, mediante l’allevamento in cattività, pur di garantirne la riproduzione. I filmati e le immagini diffusi nel museo, inoltre, mostrano l’habitat naturale del Panda Gigante, la sua distribuzione sul territorio cinese, le sue caratteristiche peculiari.
Di particolare interesse scientifico, oltre che di notevole impatto scenico, sono i modelli riprodotti in grandezza naturale, i fossili, gli animali dissezionati esposti nelle diverse sale espositive.
In un unico ambiente di oltre 300 metri quadri, invece, sono esposti i modelli dei Panda Giganti nel loro habitat e nella loro conformazione fisica passata, ricostruita grazie alle testimonianze fossili rinvenute in diverse zone della Cina, e attuale.
Lo studio dei fossili rinvenuti nel tempo, inoltre, consente di valutare, ed illustrare ai visitatori, gli spostamenti che gli animali hanno compiuto nei millenni, in funzione delle modifiche climatiche e, come diretta conseguenza, di quelle ambientali.
Il leitmotiv dell’intero percorso museale riporta agli sforzi e all’impegno profusi dal governo per proteggere la specie e garantirne la sopravvivenza.
Nel Centro di Ricerca di Chengdu vengono allevati circa 50 Panda Giganti. Questo non è l’unico centro in Cina dedicato ai Panda Giganti ma, sicuramente rappresenta la base di maggiori dimensioni e con il più alto numero di esemplari, che è possibile visitare mediante un tour della durata di circa 3 ore.
Sebbene a differenza degli orsi, i panda non vadano in letargo, e siano pertanto visibili tutto l’anno, è consigliabile recarsi alla base di Chengdu a fine estate o in autunno. In questo periodo infatti, è possibile vedere i cuccioli, che in genere nascono alla fine di agosto, ed assistere ad uno spettacolo davvero unico nel suo genere.
Gli animali vengono nutriti di mattina, tra le 8:00 e le 10:00, è quindi preferibile visitarli in questa fascia oraria; solo in questo modo, infatti, sarà possibile trovarli svegli e non impegnati, come da loro costume, in lunghe pennichelle.
Nel corso della visita ai Panda Giganti occorre adottare un comportamento consono che non disturbi gli animali, piuttosto irascibili; in primo luogo è necessario muoversi in silenzio, evitando movimenti improvvisi e rumori in grado di spaventarli.
A meno che non sia concesso direttamente dai custodi, è assolutamente proibito dare loro da mangiare o semplicemente avvicinarsi troppo, tentare di toccare gli esemplari adulti o, peggio, farsi toccare da loro.
Queste poche e semplici regole, dettate dal rispetto nei confronti di una specie animale delicata quanto preziosa, consentiranno di godere, in tranquillità, di uno spettacolo irripetibile