Cow Boys & Indians: ci sono sempre due versioni della Storia

Da: Redazione Mag 29, 2023

Cosa vedere in South Dakota per rivivere le origini e la storia più recente dell’America

C’è un luogo negli Stati Uniti che è testimone del fatto che ci sono sempre due versioni della storia: si tratta delle Black Hills, una catena montuosa situata nel Dakota del Sud che si estende anche in Wyoming, fino alla zona della Devils Tower, una vera e propria regione che offre paesaggi mozzafiato e un tempo territorio dei nativi americani. Non a caso, il nome stesso dello Stato deriva da quello di una delle più celebri tribù di nativi: i Lakota, uno dei tre gruppi dialettali dell’alleanza Sioux.

Oggi il South Dakota conta quasi 72 mila nativi, per lo più Dakota, Lakota e Nakota che abitano in riserve disseminate in ogni angolo dello Stato. Intraprendere un viaggio qui è una delle esperienze più suggestive che si possano fare, resa ancora più completa se si apprendono la storia, la cultura e le tradizioni dei Nativi visitando villaggi, musei e monumenti come quelli che stiamo per scoprire e che raccontano due aspetti degli Stati Uniti, in particolare di questo Stato.

Mount Rushmore, simbolo dei primi 150 anni della Storia Americana

Partiamo da questo luogo che è diventato una vera e propria icona che identifica una nazione, la sua aspirazione verso la libertà e il desiderio di celebrare la propria storia e tradizione

Il Monte Rushmore è una delle più importanti attrazioni dell'America Ovest che racconta e simboleggia la storia recente degli Stati Uniti d’America, precisamente gli ultimi 150 anni circa. Si tratta di un complesso scultoreo che si trova nel Dakota del Sud, sul massiccio montuoso delle Black Hills, formato da enormi blocchi granitici. Deve il suo nome a Charles Rushmore, un avvocato di New York che nel 1885, al termine di uno studio sull’estrazione mineraria nelle Black Hills, decise di sovvenzionare la scultura con 5.000 dollari, la cifra più alta stanziata da un privato negli Stati Uniti fino a quel tempo.

Su una grande parete di roccia, lo scultore Gutzon Borglum, coadiuvato dal mastro carpentiere italiano Luigi Del Bianco, scolpì i volti di quattro famosi presidenti americani: George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln, scelti rispettivamente come simboli della Nascita, della Crescita, dello Sviluppo e della Conservazione degli Stati Uniti.

La scultura fu iniziata nel 1927 e proseguì, con l’impiego di 400 operai, sino alla morte dello scultore, avvenuta nel 1941. L’opera fu poi finita dal figlio, Lincoln ed è alta circa 18 metri.

Esiste, però, anche un’altra versione, quella di coloro che abitavano queste terre prima di allora: gli indiani nativi (chiamati indiani per errore di Cristoforo Colombo che pensava di aver raggiunto le Indie, vera meta del suo viaggio).

Poco distante da Mount Rushmore, infatti, sta prendendo forma quella che è destinata a diventare la più grande scultura in roccia mai costruita: il Crazy Horse Memorial.

Crazy Horse Memorial, simbolo dei nativi e di Cavallo Pazzo, l'ultimo Sioux

Il Crazy Horse Memorial è una grande scultura nella roccia in costruzione anch’essa sulle Black Hills, nel South Dakota. Una volta completata sarà la più grande scultura nella roccia mai costruita, larga 195 metri ed alta 172. Questa è stata pensata per riparare alla presunta “provocazione” dell’“uomo bianco” messa in atto con la scultura di Mount Rushmore, eretta in territorio sacro indiano. I capi indiani decisero di commissionare la scultura per onorare Cavallo Pazzo, ritenuto “l’ultimo Sioux”.

Lo scultore Ziolkowski si impegnò a realizzarlo all’interno di in un progetto no-profit e per esso lavorò gratuitamente fino all’età di 74 anni, sottraendo alla montagna tonnellate e tonnellate di roccia e rifinendo incessantemente i tratti della figura di Cavallo Pazzo. Morì nel 1982 e i lavori furono presi in gestione dalla moglie.

I nativi lo onorarono come “Uomo dalle Grandi Visioni” e i rappresentanti delle tribù delle Black Hills proclamarono: “Due razze diverse hanno perso un grand’uomo”. A tutt’oggi il memoriale in onore di Cavallo Pazzo non è terminato, ma l’impresa continua.

Parti alla scoperta del South Dakota e non solo con UTAT Viaggi!

Per fare un viaggio alla scoperta della storia e del passato, in particolare dei nativi d’America, il modo migliore è scegliere di partecipare al nostro “Tour Cow Boys & Indians” che prevede la presenza di una guida esperta in ogni tappa del South Dakota tra parchi, musei, sculture, villaggi sospesi nel tempo. Inoltre, è possibile prenotare in loco un’escursione serale a Deadwood, la cittadina che non solo rappresenta il West, ma che è il West, tanto da essere classificata come “sito storico certificato”.  È prevista anche la visita del saloon dove Kevin Costner trascorreva le sue serate mentre girava “Balla coi lupi”. Entra nella storia dell'epoca western e dei cercatori d'oro e scopri uno dei suoi luoghi più autentici!

In alternativa, puoi scegliere il tour “La grande Frontiera e le Montagne Rocciose”, ideale per chi cerca l’autenticità e le atmosfere del Vecchio West di frontiera, l’epopea dei Cow Boys e della Corsa all’Oro, le tradizioni native, i villaggi e i Trading Posts. Inclusa nel tour c’è la visita del parco nazionale di Yellowstone, il più antico al mondo, patrimonio UNESCO e sede di un ecosistema unico al mondo.

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