Documenti di espatrio e visti
Si informa che l’ingresso nel Paese per motivi turistici è consentito per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco di 180 giorni. Non si richiede, in questo caso, nessun visto.
I cittadini italiani possono entrare in Turchia senza alcuna restrizione con la sola carta d’identità valida per l’espatrio in condizioni di perfetta integrità e con una validità minima di 5 mesi se entrano in Turchia attraverso le frontiere per via aerea e marittima o dal confine greco e bulgaro per via terra e per via ferroviaria. Il passaporto diventa necessario per coloro che facciano ingresso, in qualsiasi modo, dai confini sud-est ed est della Turchia.
I minori di 15 anni devono essere muniti del passaporto personale.
Disposizioni Sanitarie
Nessun vaccino obbligatorio. Ciò nonostante, si consiglia di farsi vaccinare contro la febbre tifoide e le epatiti A e B.
Evitare di bere acqua del rubinetto. Secondo il Ministero degli Affari Esteri, l’influenza aviaria non sembra essere un problema nei luoghi frequentati abitualmente dai turisti italiani (Istanbul, costa egea e costa mediterranea).
Clima
I periodi più indicati sono la primavera (da aprile a giugno) e l’autunno (da settembre a novembre), stagioni in cui, sia sulle coste dell’Egeo sia a Istanbul, il clima è perfetto. In piena estate nelle località turistiche della costa fa molto caldo. Da maggio a ottobre piove poco, tranne che sulla costa del Mar Nero. Per la Turchia orientale sono più indicati i tre o quattro mesi estivi, in quanto d’inverno alcune strade sono bloccate dalla neve.
Il clima ad Ankara è continentale. L’inverno è rigido con neve, ghiaccio e temperature che arrivano fino a -10 gradi; l’estate è calda-secca con temperature sui 30-40 gradi e forti escursioni termiche tra il giorno e la notte (l’altitudine è di 900 metri). Ad Istanbul l’estate è caldo-umida e gli inverni sono umidi e piovosi; Izmir e Antalya hanno un clima mediterraneo con inverni miti ed estati molto calde. Il clima sulla costa del Mar Nero è sempre piovoso. La temperatura nella zona del sud-est è particolarmente elevata da giugno fino a ottobre.
Valuta
L’unità monetaria corrente è la lira turca (TRY; 1 euro equivale a circa 15,88 lire turche). Le banche sono aperte normalmente dalle 9. 00 alle 12. 00 e dalle 13. 30 alle 17. 00. Le principali carte di credito sono accettate quasi ovunque. Al momento del cambio verrà rilasciata una ricevuta che deve essere conservata ed esibita se si dovesse riconvertire la valuta turca non utilizzata. Spesso vengono accettati anche pagamenti in euro. Per i visitatori temporanei non sono previste restrizioni all’importazione di valuta straniera.
Fuso orario
+1 ora rispetto all’Italia durante il periodo estivo; +2 durante il periodo invernale.
Elettricità
220 V. Le prese non sono sempre compatibili.
Telefoni
Per chiamare la Turchia dall’Italia: componete lo 00 + 90 (prefisso del paese) + il prefisso locale (212 per Istanbul, 242 per Antalya, 232 per Izmir) + il numero del corrispondente.
Dalla Turchia verso l’Italia: 00 + 39 + più il numero del corrispondente.
Lingua
La lingua ufficiale è il turco. L’inglese è parlato nelle aree turistiche.
Religione
Sebbene la Turchia sia uno stato laico senza una religione di stato, l’Islam è la religione prevalente. È inoltre presente un numero molto limitato di cittadini di religione cristiano ortodossa, cattolica, protestante ed ebraica.
Cibi e bevande
La cucina turca trae la sua origine dalla cucina ottomana: fusione fra quella dell’Asia Centrale, del Medio Oriente, del Mediterraneo, del Caucaso e dei Balcani. A sua volta ha influenzato le cucine dei paesi limitrofi. Ad eccezione di alcuni piatti tipici nazionali, la cucina ha carattere principalmente regionale. La regione del Mar Nero, nel nord del Paese, basa la propria cucina su granoturco ed acciughe. Il sud-est (Urfa, Gaziantep, Adana) è famoso per i suoi kebab, per i meze e per i dolci (baklava e kadayif e kunefe).
Tutta la costa del Mediterraneo, quella dell’Egeo e del mar di Marmara, presenta caratteristiche simili alla cucina mediterranea ricca di verdura, pesce e aromi. L’Anatolia Centrale è famosa per le specialità impastate come keskek, manti e gozleme.
Gli ingredienti più usati per preparare le specialità turche sono: carne, melanzane, peperoni verdi, cipolle, aglio, lenticchie, fagioli e pomodori.
Importanti nella cucina sono le spezie e tutte le varietà di noci, soprattutto pistacchi, castagne, mandorle, nocciole e noci. Una grande varietà di spezie viene venduta nel Bazaar delle Spezie (Misir Carsisi) ad Istanbul; le maggiori e più utilizzate sono: prezzemolo, cumino, pepe nero, paprica, menta, origano e timo.
Acquisti
Numerosissimi sono i bazar dove si può trovare veramente di tutto, dove la regola è quella di non stancarsi mai di contrattare sul prezzo. La grande varietà dell’artigianato locale turco permette di acquistare una vasta gamma di oggetti come tappeti Kilim o dell’Anatolia, articoli in pelle, ceramiche dipinte a mano o i caratteristici nargile.
Al fine di non incorrere in pesanti ammende occorre evitare l’acquisto, al di fuori dei normali circuiti commerciali, di coralli, pesci fossili e oggetti d’antiquariato.
Mance
La mancia rientra sempre negli usi locali.