I tour Rabat di Utat Viaggi

Viaggi a Rabat: scopri il Marocco con Utat

Sulla foce del fiume Bou Regreg si estende Rabat, capitale politica e amministrativa del Marocco dal 1956. I viaggi a Rabat con Utat ti portano nella città dove risiedono il re, il parlamento e tutte le ambasciate straniere, e questa presenza istituzionale ha creato una capitale più ordinata rispetto ad altre destinazioni marocchine. Qui i viali alberati della Ville Nouvelle si affiancano alla Medina storica, i giardini offrono spazi verdi curati, e l’architettura coloniale francese convive con i monumenti almohadi medievali.

In un viaggio in Marocco, Rabat rappresenta il volto istituzionale del paese: una città dove puoi camminare per le strade senza essere fermato continuamente dai venditori, dove i musei hanno standard internazionali e dove il turismo di massa non ha ancora alterato i ritmi locali. La scena artistica contemporanea è attiva, i servizi funzionano meglio che altrove, e l’atmosfera è più rilassata pur mantenendo un carattere formale legato al suo ruolo di capitale.

Cosa vedere a Rabat: attrazioni da non perdere

La Torre Hassan domina il panorama di Rabat con i suoi 44 metri di altezza, anche se doveva raggiungere oltre gli 80 metri prima che la morte del sultano Yacoub al-Mansour nel 1199 fermasse i lavori. Questo minareto incompiuto, circondato da centinaia di colonne che dovevano sostenere una moschea gigantesca mai completata, racconta l’ambizione della dinastia almohade. Accanto sorge il Mausoleo di Mohammed V, capolavoro moderno dell’architettura marocchina inaugurato nel 1971, dove riposano il re Mohammed V e suo figlio Hassan II, con una guardia d’onore in costume tradizionale che veglia sulla tomba.

La Kasbah des Oudayas si arrampica su una scogliera che domina l’Atlantico, offrendo uno dei panorami più belli del Marocco. Durante i viaggi a Rabat, perdersi nei vicoli blu e bianchi di questo quartiere fortificato del XII secolo significa scoprire un’oasi di tranquillità dove artisti e artigiani hanno i loro atelier, e dove il famoso Café Maure serve tè alla menta con vista sull’oceano.

Il Chellah, necropoli e rovine romane alla periferia della città, è uno dei siti più suggestivi del Marocco: qui le antiche colonne romane di Sala Colonia si mescolano con la necropoli merinide del XIV secolo, mentre cicogne nidificano sui minareti in rovina e giardini rigogliosi crescono tra le pietre millenarie. La Medina di Rabat, molto meno caotica di quelle di Fez o Marrakech, mantiene un’atmosfera autentica con i suoi souk specializzati in tappeti, ceramiche e gioielli berberi, ma con prezzi più onesti e venditori meno aggressivi.

Il Museo Mohammed VI d’Arte Moderna e Contemporanea, inaugurato nel 2014, mostra l’impegno del Marocco nell’arte contemporanea con collezioni che spaziano dalla pittura marocchina del XX secolo alle installazioni contemporanee africane.

I quartieri di Rabat da scoprire

Il quartiere Hassan, dove si trovano il Parlamento e la Torre Hassan, rappresenta il centro del potere politico con i suoi edifici governativi, le ambasciate e un’atmosfera formale dove diplomatici e funzionari si muovono tra riunioni e cerimonie ufficiali. Qui l’architettura è monumentale, i giardini perfettamente curati, e la sicurezza è visibile ma discreta.

La Medina conserva l’anima commerciale tradizionale senza il caos di altre medine marocchine: qui le famiglie rbati (abitanti di Rabat) fanno ancora la spesa quotidiana nei mercati alimentari, mentre i souk degli artigiani producono oggetti per il mercato locale più che per i turisti. Rue des Consuls, la strada principale, mantiene le sue botteghe storiche dove si vendono tappeti, babouche e tessuti secondo metodi che non sono cambiati da generazioni. L’atmosfera è più rilassata, i prezzi più giusti, e contrattare qui è ancora un gioco sociale piacevole piuttosto che un’estenuante battaglia.

L’Agdal è il quartiere residenziale moderno dove vive la classe media rbati: qui grandi viali alberati sono fiancheggiati da edifici anni ’60 e ’70, caffè alla francese e piccoli ristoranti frequentati da impiegati ministeriali e professori universitari.

Salé, la città gemella dall’altra parte del fiume Bou Regreg, collegata da un moderno tram, mantiene un carattere più tradizionale e conservatore rispetto a Rabat. Qui la Medina è ancora più autentica, i prezzi più bassi, e l’atmosfera meno influenzata dalla presenza governativa. La Grande Moschea di Salé e la Medersa storica attirano meno visitatori ma offrono un’esperienza più intima dell’architettura religiosa marocchina. Questa dualità tra Rabat e Salé, tra capitale moderna e città tradizionale, rende i viaggi a Rabat un’esperienza più completa e sfumata del Marocco contemporaneo.

Utat: il tuo compagno di viaggio a Rabat dal 1934

Rabat è spesso sottovalutata dai viaggiatori che preferiscono fare un viaggio a Marrakech o Fez, ma proprio questa minore affluenza turistica la rende una destinazione ideale per chi vuole capire il Marocco contemporaneo senza i filtri del turismo di massa. La città richiede però una guida che sappia mostrarti dove si nasconde la sua bellezza, perché Rabat non si impone con l’esuberanza di altre città marocchine ma si svela gradualmente a chi sa osservare. Durante il tuo soggiorno potrai contare su un’assistenza disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, utile in una capitale dove gli orari istituzionali influenzano l’apertura di musei e siti storici.

Rabat ha una vita culturale ricca ma discreta, che si apprezza solo conoscendo i luoghi giusti.

I nostri viaggi organizzati a Rabat sono pensati per chi cerca un Marocco autentico ma civilizzato, dove la modernità non ha cancellato le tradizioni ma le ha integrate in un tessuto urbano ordinato ed elegante. Mettiamo a disposizione guide che parlano italiano e che conoscono tanto la storia delle dinasties che hanno fatto del Marocco una nazione, quanto le dinamiche politiche contemporanee che si svolgono nei palazzi della capitale.

Dal 1934 accompagniamo le persone alla scoperta delle capitali meno battute ma ricche di significato, e Rabat è una di quelle città dove vedere oltre la superficie significa capire l’evoluzione di un paese africano che guarda all’Europa mantenendo la sua identità arabo-berbera.